Fatima Messana al Cassero di Montevarchi
“Fatima Messana X PNA sezione scultura”: è il titolo della prima di 3 personali di giovani scultori del progetto “Sculpture relay…al Cassero!” nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2013, realizzato dal Comune di Montevarchi e finanziato insieme alla Regione Toscana.
Apertura al pubblico dal 2 febbraio. Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento, unico museo civico in
Italia interamente dedicato alla scultura, ospita dal 2 febbraio al 9 marzo 2014, la mostra “Fatima Messana X PNA sezione sultura”.
Nata in Russia, formatasi poi come scultrice all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Fatima Messana, vincitrice del primo premio di scultura al X PNA tenutosi nel 2013 a Bari, con le sue opere “shock”, sarà la protagonista del primo dei 3 eventi espositivi dedicati ad altrettanti giovani e apprezzati scultori nell’ambito del progetto “Sculpture Relay…al Cassero!”, realizzato dal Comune di Montevarchi, Assessorato alla Cultura, curato dal direttore scientifico de “Il Cassero” Alfonso Panzetta e finanziato insieme alla Regione Toscana nell’ambito di “Toscanaincontemporanea 2013”.
Personalità forte e determinata quella della 28enne Fatima, la cui attività espositiva inizia nel 2003, che racconta nelle sue opere soprattutto la violenza sui bambini e della complice impotenza di chi dovrebbe impegnarsi per arrestare tale vergogna.
Messana non usa filtri, il suo messaggio esprime in totale chiarezza la mostruosità di cui è capace l’uomo.
In «Innocence» (2008) la violenza è inflitta all’esile corpo di una bambina, stremato dal dolore e impotente e crocifisso.
Il realismo dell’opera, realizzata in vetroresina e dipinta ad olio, è reso ulteriormente violento dalla presenza dei lunghi capelli veri.
Provocatoria è anche «Testiculos qui non habet Papa esse non posset» la seconda delle opere esposte al Cassero, inedita, terminata all’inizio del 2014. Una figura femminile in abito papale. L’opera è da intendere come un’ulteriore riflessione critica dell’artista: la preclusione ancora esistente per le donne all’accesso di incarichi – pochissimi peraltro – ancora esclusivi e secolarizzati per il genere maschile.
La terza ed ultima opera in mostra è «Capra!» (2012) scultura con la quale Messana vince il primo premio al X PNA del 2013. Esposta al Cassero nella sala miscellanea, attorniata dai ritratti della collezione permanente con i quali sembra dialogare. Si tratta di un busto d’uomo con testa caprina realizzato in vetroresina e stoffa. L’idea di quest’ultima opera prende spunto dalla prolungata esclamazione – Capra !- pronunciata dal critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi. L’intento dell’artista con «Capra!» è la manifestazione della vera ignoranza, ovvero del rifiuto, da parte dell’umanità, di conoscere i drammi sociali che affliggono il nostro tempo.
“I lavori di Fatima – spiega Alfonso Panzetta Direttore de “Il Cassero” – solo apparentemente sulla linea di ricerca provocatoria di Maurizio Cattelan, in diretto colloquio con la scultura otto-novecentesca nelle sale permanenti del Museo, rivitalizzano una delle più nobili funzioni che ha avuto l’arte a far capo dall’ultimo quarto del XIX secolo, quella di essere anche denuncia e urlo lancinante contro una società che pare aver perso i basilari fondamenti del rispetto e dell’armonia”.
Fatima Messana al Museo “il Cassero” per la Scultura Italiana dell’Ottocento e del Novecento di Montecarchi, 2015